Il Nome del Verbo

E fu sera e fu mattina, un giorno (Genesi, 1:5)

Anche prima che ci fossero il Sole e la Luna (creati solo il quarto giono; Genesi, 1:16), le tenebre e la luce si alternavano già come un cosmico respiro. Alle tenebre che coprivano la faccia dell’abisso (Genesi, 1:2), per ordine divino era succeduta la luce (Genesi, 1:3), ma poi fu sera e poi mattina: un giorno (il testo ebraico dice yom echad: si potrebbe anche tradurre: “un solo giorno”).

Giorno è anche il nome della luce (Genesi, 1:5). Perché la luce è un’onda e l’onda è in sè stessa un ciclo: ha un principio e una fine, una mattina e una sera. Mentre le tenebre sono statiche, la luce è movimento e vita, tensione.

La stessa Luce del mondo dichiara che “la notte viene, in cui nessuno può operare” (Giovanni, 9:4-5). Poi spunterà l’aurora (Isaia, 62:1; Osea, 6:3; Luca, 1:78). La notte fa parte del giorno, che ne emerge come un ritmico sforzo. Continue reading →